Mauro Panzarola

Il Cocomero, in alcune zone d’Italia chiamato anche Anguria, è originario dei Paesi caldi dell’Africa e dell’India.

Era conosciuto ed apprezzato dagli antichi Egizi, che praticavano la sua coltivazione lungo le sponde del Nilo.

Più tardi, all’inizio dell’Era Cristiana, si è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo.

Nel nostro Paese il Cocomero è presente negli orti familiari soprattutto delle Regioni Centro-Meridionali, anche se molte varietà possono crescere a latitudini più Settentrionali.

 

Carta d’Identità

Nome scientifico

Citrullus vulgaris.

Famiglia

Cucurbitaceae (come il Melone ed il Cetriolo).

LINGUATRADUZIONE
IngleseWatermelon
FrancesePastèque
TedescoWassermelone
SpagnoloSandía
Parte utilizzata

Frutto.

Caratteristiche dei semi
VITALITÀ SEMEN. SEMI PER GG SEME PER MQ
3-4 anni6-80,4-0,6
Come si impianta
PROFONDITÀDISTANZA FILEDISTANZA PIANTE
15-20 cm.140-180 cm.80-140 cm.
Ciclo di Coltivazione
CICLOPERIODO
Germinazione8-10 giorni
Periodo tra la semina e la raccolta3-5 mesi
Resa media5 Kg/mq
Conservazione

Per diversi mesi alla temperatura di 7-10 °C (frutto non completamente maturo).

Calendario
MESERACCOLTASEMINA
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic

 

Com’è fatta la pianta del Cocomero

Il Cocomero è una pianta annuale che può raggiungere dimensioni piuttosto grandi; per la sua coltivazione occorre quindi prevedere uno spazio considerevole nell’orto.

La parte che viene utilizzata è il frutto, una bacca molto grossa, chiamata peponide, che raggiunge anche 50 cm. di diametro ed ha un peso variabile da 2 fino ad oltre 20 Kg.

La sua forma può essere sferica od ovale a seconda della varietà.

La buccia è liscia, di colore verde scuro con macchie irregolari bianche e verde chiaro.

La polpa, zuccherina, è rossa e ricca di sapore al centro e via via più chiara e meno saporita verso la buccia, in prossimità della quale diviene bianca ed insipida.

Alcune varietà introdotte di recente hanno la polpa di colore bianco o giallo.

All’interno di essa, nella parte centrale, sono contenuti i semi, piuttosto numerosi, ovali, quasi piatti e di colore nero.

Il fusto è piuttosto ramificato, ha portamento strisciante e sezione quadrangolare; è lungo da 2 a 4 metri.

Da esso si sviluppano numerosi cirri, robusti ed a forma di spirale, che servono alla pianta per aggrapparsi al terreno o ad altre piante.

Le foglie sono piuttosto grandi e profondamente divise in lobi; sono ricoperte di numerosi peli ed hanno un piccolo robusto e diritto.

Il loro colore è verde scuro nella pagina superiore, mentre in quella inferiore compaiono numerose macchie bianchicce.

I fiori sono grandi e di colore giallo.

Le radici della piante di Cocomero sono molto numerose; in genere esse si sviluppano in superficie, lateralmente.

La radice centrale tende invece a sviluppare in profondità nel terreno: essa è, cioè, fittonante.

 

La crescita

Il Cocomero germina generalmente 8-10 giorni dopo la semina.

La temperatura ottimale per la germinazione è compresa tra valori che vanno dai 25 ai 28 °C, la minima tollerata è di 15 °C.

Successivamente i tempi della sua crescita dipendono soprattutto dalla temperatura ambientale, che non devono mai scendere a valori inferiori ai 12 °C.

Il Cocomero può subire danni già ad una temperatura di 8 °C.

Per questa ragione, se non è adeguatamente protetto, se ne sconsiglia vivamente la semina in pieno campo prima della seconda metà del mese di Marzo nelle Regioni meridionali e prima della metà di Aprile in quelle centro-settentrionali.

In alternativa, se si vogliono ottenere raccolti anticipati, essa deve avvenire in ambiente protetto iniziando a fine dell’Inverno.

Poichè le numerose varietà hanno esigenze diverse in fatto di clima e di terreno, scegliendo le più idonee la coltivazione del Cocomero è possibile in tutta Italia in pianura ed in collina.

 

Le esigenze ambientali

Il Cocomero richiede per al sua crescita un clima temperato-caldo.

In Italia questa pianta si può coltivare senza protezioni per tutta l’Estate.

Le numerose varietà di Cocomero richiedono per la loro crescita terreni di composizione diversa, ma il suolo migliore per questa pianta è, comunque, profondo e contiene una limitata quantità d’argilla.

Il Cocomero prospera se il suolo è ricco di sostanza organica ed ha un pH compreso tra i valori di 6 e 7,2 ovvero neutro o leggermente acido.

 

Le varietà principali

Le varietà di Cocomero si possono distinguere in base a 2 caratteristiche dei frutti.

 

Forma

La forma, che può essere sferica o allungata.

 

Colore della polpa

Il colore della polpa, che può essere rosso, come nella maggior parte delle varietà, oppure bianco o giallo.

 

Un’altra distinzione è basata sulla durata del ciclo di coltivazione: vi sono infatti varietà a maturazione tardiva, il cui ciclo dura 4-5 mesi ed altre a maturazione media, che possono rimanere in campo 3 mesi o poco più.

Negli ultimi anni sono state selezionate anche alcune particolari varietà precoci, che vengono coltivate in ambiente protetto, cioè in serra o sotto un tunnel di plastica trasparente; queste maturano in 40-50 giorni e vengono perciò chiamate quarantine o cinquantine.

 

Che cosa c’è in 100 g di Cocomero

ELEMENTOMISURA
Parte commestibile63%
Ferromg 0.20
Proteine totalig 0.20
Sodiomg 4.00
Lipidi totalig 0.10
Potassiomg 120.00
Glucidi totalig 7.10
Fosforomg 2.00
Amidog 0.00
Vitamina B1mg 0.02
Glucidi solubilig 7.10
Vitamina B2mg 0.02
EnergiaCal 28.00
Vitamina PPmg 0.10
Fibra alimentareg 0.20
Vitamina Amcc 37.00
Colesterolomg 0.00
Vitamina Cmg 8.00
Calciomg 7.00

 

Il terreno

Il terreno destinato ad ospitare il Cocomero deve essere ben preparato.

Innanzi tutto, alla fine dell’Autunno o all’inizio dell’Inverno che precedono la semina, si deve eseguire una vangatura profonda 30-40 cm.

In Primavera, circa 1-2 settimane prima di effettuare le semina, è quindi necessario sminuzzare le zolle, lavorando il terreno con zappa e rastrello fino a quando la superficie non risulti ben pareggiata.

Per ottenere un buon raccolto, in grado di soddisfare le esigenze di una famiglia di 4 persone, è sufficiente coltivare 3-4 piante di Cocomero.

 

La semina

Il Cocomero, come già introdotto, può essere seminato in pieno campo dopo la metà di Marzo nelle Regioni meridionali e dopo la metà di Aprile in quelle centro-settentrionali.

I semi vanno collocati in buchette distanti tra loro 80-140 cm. a seconda dello sviluppo previsto per la pianta, che è diverso per ogni varietà.

In ogni buchetta si devono gettare 3-4 semi.

Se si vogliono coltivare più file, queste devono essere distanti 140-180 cm l’una dall’altra.

Dopo circa 1 mese, quando le piantine avranno 4-5 foglie, se necessario si effettuerà il diradamento, lasciando una piantina per ogni buchetta.

 

I lavori da eseguire durante la coltivazione

Il Cocomero richiede durante la sua crescita l’effettuazione di periodiche zappettature che devono essere eseguite negli spazi vuoti tra le piante.

Questa operazione serve per eliminare periodicamente tutte le erbe infestanti che possono crescere nel campo e per conservare meglio l’umidità del terreno.

Per favorire lo sviluppo dei Cocomeri prescelti, è bene rivoltarli 2 volte alla settimana in modo che il picciolo sia disposto verso l’alto.

Se la vegetazione si accumula sui frutti si deve spostarla per farli respirare.

È necessario inoltre proteggere i Cocomeri dall’eccesso di umidità del terreno, interponendo tra i frutti ed il terreno un telo di plastica che agisca da isolante.

Queste operazioni servono ad evitare che i meloni incontrino ostacoli nella loro crescita.

 

L’irrigazione

Un attenta irrigazione è indispensabile per assicurare una buona crescita delle piantine, specie nelle prime fasi (semina, germinazione e primo sviluppo).

Le irrigazioni successive vanno eseguite ad intervalli regolari, ma in quantità moderate poiché il Cocomero soffre molto per l’eccessivo inumidimento del suolo e vanno sospese 2-3 settimane prima della raccolta.

Bisogna comunque evitare di bagnare le piante e, sopratutto, i frutti.

Se si irriga a pioggia, l’acqua va distribuita sul terreno tra una pianta e l’altra.

Dopo ogni irrigazione è bene eseguire una leggera zappettata per evitare che il terreno, asciugandosi, formi delle croste superficiali.

 

La concimazione

La concimazione del Cocomero si esegue normalmente utilizzando letame (tradizionalmente quello di cavallo, ma va bene anche quello di bovino), come ad esempio lo Stallatico Naturale, prima della semina, nel modo che è già stato descritto.

In mancanza dello Stallatico Naturale, si può effettuare una concimazione chimica insieme agli ultimi lavori di preparazione del terreno, in modo che i concimi stessi vengano interrati in modo omogeneo.

Tutte queste sostanze nutritive si apportano in un unica soluzione; la loro quantità va calcolata basandoci sui date delle seguenti tabelle.

 

Quantità media di principio attivo necessaria per ogni KG di prodotto
  • Azoto (N) g 3,2
  • Anidride fosforica (P2O5) g 2,4
  • Ossido di potassio (K2O) g 3,6
  • Ossido di calcio (CaO) g 2

 

Quantità media di principio attivo necessaria per 10 Mq di terreno
  • Azoto (N) g 16
  • Anidride fosforica (P2O5) g 12
  • Ossido di potassio (K2O) g 18
  • Ossido di calcio (CaO) g 10

 

La raccolta

La raccolta dei Cocomeri è scalare, viene effettuata in più riprese, quando hanno raggiunto forma e dimensioni di un certo livello.

È preferibile raccogliere i frutti qualche giorno prima della completa maturazione, con il picciolo intatto.

Se non si osserva questa precauzione, i Cocomeri non possono essere conservati e subiscono un veloce deterioramento.

Il momento più opportuno per la raccolta si può riconoscere dai seguenti elementi:

  • il frutto comincia a cambiare colore;
  • se percosso, non emette alcun suono;
  • la parte opposta al picciolo, se premuta con un dito, tende a cedere sotto la pressione;
  • il picciolo comincia ad appassire.

Nel contempo iniziano ad appassire anche le foglie dei getti.

 

Come riconoscere la qualità

I Cocomeri devono avere la forma e la grandezza tipica della varietà.

La buccia non deve avere fessure e la polpa non deve essere dura né presentare segni di rammollimento.

 

La conservazione

La durata di conservazione del Cocomero dipende molto dalla varietà.

Se, comunque, si raccolgono i frutti qualche giorno prima della maturazione completa, essi resistono per diversi mesi.

La temperatura ottimale per la conservazione è compresa tra i valori di 7 e 10 °C.

Se invece la raccolta si esegue quando i frutti sono maturi, questi possono essere conservati solo 1-2 settimane ed a temperature inferiori (4-5 °C).

 

Il Cocomero e le altre piante

Il Cocomero può essere consociato con i Fagioli solo nella prima fase del ciclo.

Da evitare: Meloni e Zucca.

 

Le principali malattie del Cocomero

Peronospora cubensis
ORGANOSINTOMICAUSA
FoglieFormazione di macchie color giallo-scuro sulla pagina superiore delle foglie; sulla pagina inferiore, in corrispondenza delle macchie, si forma una muffa di color bruno-violaceo. Se la malattia avanza, le foglie possono seccarsi e cadere.Peronospora

 

Virus del mosaico
ORGANOSINTOMICAUSA
FoglieFormazione iniziale di piccole macchie giallastre sulle foglie; in seguito compaiono deformazioni sulle foglie colpite, come accartocciamenti e formazioni di bolle tra le nervature.Mosaico

 

Aphis frangulae
ORGANOSINTOMICAUSA
FoglieArresto dello sviluppo dei germogli e dei frutti; le foglie si accartocciano e si arricciano; si nota la diffusione di colonie di piccoli insetti di colore giallastro o verde scuro.Afidi dorati

 

Erysiphe cichoracearum
ORGANOSINTOMICAUSA
Foglie ed altri parti verdiFormazione di macchie bianche di aspetto polverulento, sulle foglie, che invadono poi progressivamente tutte le parti verdi della pianta.Oidio (Mal bianco)

 

Chloridea obsoleta
ORGANOSINTOMICAUSA
Foglie e fruttiFormazione di gallerie scavate nelle foglie e nei frutti ad opera di una piccola larva bianca.Nottua gialla

 

Colletotrichum Lagenarium
ORGANOSINTOMICAUSA
FruttiFormazione sui frutti di piccole macchie rotonde isolate o a piccoli gruppi, con contorno ben definito; dopo un certo periodo di tempo compaiono al centro delle macchie piccoli puntini neri.Antracnosi

 

Conclusioni

CITAZIONI
Il frutto del Cocomero ha un peso variabile da 2 a 20 Kg.
Il Cocomero, che è un frutto molto dissetante, viene consumato principalmente in Estate.
I cocomeri maturi possono essere conservati in frigorifero 1-2 settimane alla temperatura di 4-5 °C.
PER SAPERNE DI PIÙ
Se si desidera ottenere un raccolto precoce, si deve anticipare la semina, che in questo caso va fatta in ambiente protetto. Si può procedere come segue: 1) a Febbraio si preparano alcuni vasetti (1 per ogni pianta che si desidera ottenere) del diametro di 8 cm, riempiti con un buon terriccio. All'interno di ognuno di essi si mettono 1 o 2 semi; 2) si collocano i vasetti in un cassone non riscaldato, cioè in un letto freddo, dove le piantine germineranno protette dalle basse temperature esterne; 3) nella seconda metà del mese di Maggio si effettua il trapianto delle piantine nel campo dove termineranno il loro sviluppo, sistemandole alle stesse distanze consigliate per la semina. Questa operazione viene anche chiamata messa a dimora.

 

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