La Barbabietola è una pianta tipica delle regioni mediterranee, originaria dell’Europa e dell’Africa del Nord.
È in pratica una sottospecie della Barbabietola da radice (Beta vulgaris), dalla quale si ricava lo zucchero.
Di questa specie sono state selezionate le varietà con le radici rosse commestibili, che appartengono alla sottospecie Beta vulgaris conditiva (sinonimo Beta vulgaris rapacea), mentre dell’altra sottospecie (Beta vulgaris vulgaris) si utilizzano le foglie ed i piccioli, cioè le erbette e le coste.
Nel corso dei secoli, a partire dal Quattrocento, gli orticoltori hanno selezionato numerose varietà, contraddistinte da caratteristiche particolari.
La sua coltivazione, che è abbastanza facile ed a ciclo medio-lungo, è praticata in tutta Italia.
Carta d’Identità
Nome scientifico
Famiglia
Chenopodiaceae (come lo Spinacio).
LINGUA | TRADUZIONE |
---|---|
Inglese | Beet |
Francese | Betterave |
Tedesco | Roterübe |
Spagnolo | Remolacha |
Parte utilizzata
Radice.
Caratteristiche dei semi
VITALITÀ SEME | N. SEMI PER G | G SEME PER MQ |
---|---|---|
4-5 anni | 50 circa | 1-1,5 |
Come si impianta
PROFONDITÀ | DISTANZA FILE | DISTANZA PIANTE | N. PIANTE/MQ |
---|---|---|---|
1-1,5 cm | 30-40 cm | 15-20 cm | 15 circa |
Ciclo di Coltivazione
CICLO | PERIODO |
---|---|
Germinazione | 8-10 giorni |
Periodo tra la semina e la raccolta | 3-6 mesi |
Resa media | 3 Kg/mq |
Conservazione
TEMPERATURA | TEMPO |
---|---|
0-1 °C | 4-5 mesi |
Altri metodi: surgelazione.
Calendario
MESE | SEMINA | RACCOLTA |
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Gen | ||
Feb | Semina varietà precoci a radice rotondeggiante | |
Mar | Semina varietà precoci a radice rotondeggiante | |
Apr | Semina varietà precoci a radice rotondeggiante | |
Mag | Semina varietà precoci a radice allungata | Raccolta varietà precoci |
Giu | Semina varietà precoci a radice allungata | Raccolta varietà precoci |
Lug | Raccolta varietà precoci | |
Ago | Raccolta varietà tardive | |
Set | Raccolta varietà tardive | |
Ott | Raccolta varietà tardive | |
Nov | ||
Dic |
Com’è fatta la pianta
La Barbabietola è una pianta a ciclo biennale.
Nel primo anno si sviluppano solo le foglie e le radici; il secondo anno essa fiorisce e produce i frutti.
Il suo ciclo di coltivazione è però annuale poiché la radice, che è la parte utilizzata come alimento, raggiunge il massimo sviluppo nel corso del primo anno.
La radice principale è profonda e diretta verso il basso, cioè fittonante.
La polpa, carnosa e di sapore dolce, è normalmente di colore rosso più o meno scuro, a volte con sfumature di giallo.
La radice assume forme diverse a seconda della varietà: può essere rotonda o allungata ed composta da 3 parti:
- la testa, in prossimità della superficie del terreno: al centro di essa si trovano i piccioli delle foglie;
- il collo, cioè la parte centrale ingrossata;
- la coda, ovvero la grossa radice che parte dal centro del collo ed è diretta verso il basso; è dotata di numerose piccole radice laterali, piuttosto corte; per la sua forma viene anche chiamata coda di topo.
Le foglie crescono direttamente sopra la radice, alla quale sono unite con un lungo picciolo.
Sono piuttosto grandi, hanno forma ovale e sono di colore rosso oppure verde con striature rossastre.
Il fusto, che si sviluppa a partire da Giugno, è ramificato fin dalla base a forma una grande infiorescenza a pannocchia; sui rami sbocciano i fiori, piuttosto piccoli, di colore verdastro.
La crescita
La Barbabietola è una pianta caratterizzata da uno sviluppo abbastanza lento: tuttavia alcune varietà sono già pronte per la raccolta 3 mesi dopo la semina.
La temperatura migliore per la germinazione, che richiede 8-10 giorni, è di 20-24 °C, la minima è di 10 °C.
Successivamente la velocità della crescita di questo ortaggio dipende soprattutto dalla temperatura ambientale, che deve essere compresa tra i 16 ed i 22 °C e comunque non scendere al di sotto di 5° C.
Se la temperatura è bassa, compresa tra i 5 ed i 10 °C, numerose varietà tendono a fiorire precocemente; il conseguente ingrossamento delle radici riduce la quantità e fa scadere la qualità della produzione.
Per evitare questo inconveniente è opportuno pertanto, specialmente nelle Regioni centro-settentrionali, non effettuare semine troppo precoci.
Le esigenze ambientali
La Barbabietola non richiede, per la crescita, particolari condizioni climatiche e può essere coltivata senza problemi in tutte le Regioni italiane, in montagna fino a circa 800 m.
Il terreno preferito da questo ortaggio è abbastanza ricco di sabbia e povero di argilla, cioè sciolto o anche di medio impasto, purchè non tenda a divenire compatto, poiché la radice fittonante non deve incontrare ostacoli per la sua crescita in profondità.
Il pH del terreno ottimale per la Barbabietola è compreso tra 6 e 6,8 ed è pertanto leggermente acido.
Il terreno
All’inizio dell’Autunno che precede la semina il terreno destinato ad ospitare la Barbabietola deve essere ben lavorato con la vanga almeno fino a 35-40 cm di profondità poiché le radici di questo ortaggio raggiungono una discreta lunghezza.
Prima della semina è necessario dissodare il terreno e pareggiarlo, lavorandolo più volte prima con la zappa e poi con il rastrello.
Per le esigenze medie di una famiglia di 4 persone è sufficiente coltivare circa 40 piante di barbabietola, di varietà diverse, a radice rotondeggiante o allungata, a seconda del gusto personale.
La semina
La semina viene effettuata di solito direttamente in pieno campo: il procedimento è sostanzialmente lo stesso per tutte le varietà di Barbabietola.
I semi vanno disposti in solchetti profondi 1-1,5 cm, a gruppi di 3 ed a distanza ravvicinata rispetto a quella consigliata nella tabella qui sopra: tra un gruppo di semi e l’altro è bene lasciare una distanza di circa 10 cm.
La semina viene effettuata in 2 epoche diverse:
- da metà Febbraio alla fine di Aprile per le varietà a radice rotondeggiante, precoci;
- da metà Maggio alla fine di Giugno per le varietà a radice allungata, tardive.
In entrambi i casi, questa operazione viene generalmente effettuata a più riprese, cioè in modo scalare, così da poter effettuare la raccolta in un arco di tempo più lungo.
I lavori da eseguire durante la coltivazione
Dopo 20-30 giorni dalla semina, quando le piantine hanno sviluppato 4-5 foglie ed hanno raggiunto un altezza di circa 10 cm, occorre procedere al diradamento.
Questa operazione consiste nell’estirpare le piantine più deboli, lasciando in campo le più robuste; alla fine la distanza tra le barbabietole sulla fila dovrà essere di circa 15-20 cm.
Oltre al diradamento, la Barbabietola richiede poche lavorazioni: è sufficiente curare l’eliminazione periodica delle erbe infestanti, che possono soffocare le piantine, soprattutto nelle prime fasi della loro crescita.
Questa operazione si può svolgere manualmente, estirpando le piantine infestanti, o effettuando periodicamente una zappatura leggera (sarchiatura) tra le file.
La concimazione
La Barbabietola è una pianta che ha bisogno della somministrazione di una discreta quantità di concimi perchè si ottengono buone produzioni.
La sua concimazione si divide normalmente in 2 fasi:
- durante l’Invero che precede l’impianto, si distribuisce sulla superficie del terreno una dose di concimi pari a circa la metà di quella consigliata nella tabella riportata a seguire, interrandoli poi con una leggera zappatura;
- in Primavera, subito prima della semina, si fornisce la rimanente parte dei concimi sfruttando gli ultimi lavori di dissodamento per interrarli.
Se si sceglie invece di non far uso di concimi chimici, si può ricorrere alla distribuzione di letame o compost maturi, all’atto della vangatura, in ragione di 3 Kg/mq circa.
L’irrigazione
L’irrigazione è indispensabile durante i mesi estivi, per scongiurare gli effetti dannosi della siccità ed assicurare così una buona crescita delle radici, evitando che assumano un cattivo gusto e diventino legnose.
Occorre però ricordarsi di irrigare frequentemente, distribuendo ogni volta modeste quantità di acqua, poiché un eventuale eccesso favorisce lo sviluppo delle foglie a scapito di quello delle radici, delle quali, può provocare la spaccatura.
La raccolta
Le barbabietole vengono raccolte estirpando interamente le piante dal terreno a mano, oppure con una paletta o rastrello; questa operazione si effettua in più riprese ed è perciò scalare.
Si scelgono prima le barbabietole dalle dimensioni maggiori, lasciando nel terreno quelle le cui radici non sono ancora ben sviluppate.
Come riconoscere la qualità
Le radici devono essere pulite ed asciutte.
Non devono presentare segni di rammollimento, ne avere una consistenza legnosa e non devono essere germogliate.
Quantità media di principio attivo necessaria per ogni KG di prodotto
- Azoto (N) g 3
- Anidride fosforica (P2O5) g 1
- Ossido di potassio (K2O) g 5
- Ossido di calcio (CaO) g 2
Quantità media di principio attivo necessaria per 10 Mq di terreno
- Azoto (N) g 9
- Anidride fosforica (P2O5) g 3
- Ossido di potassio (K2O) g 15
- Ossido di calcio (CaO) g 6
La Barbabietola e le altre piante
La Barbabietola può essere consociata con: Carota, Cipolla e Cavolo.
Le consociazioni da evitare sono: Spinacio.
Le colture precedenti la Barbabietola sono: Fagiolo e Pisello.
Che cosa c’è in 100 grammi di Barbabietola
ELEMENTO | MISURA |
---|---|
Parte commestibile | 65% |
Ferro | mg 0.40 |
Proteine totali | g 1.10 |
Sodio | mg 84.00 |
Lipidi totali | g 0.00 |
Potassio | mg 300.00 |
Glucidi totali | g 4.00 |
Fosforo | mg 21.00 |
Amido | g 0.00 |
Vitamina B1 | mg 0.03 |
Glucidi solubili | g 4.00 |
Vitamina B2 | mg 0.02 |
Energia | Cal 19.00 |
Vitamina PP | mg 0.40 |
Fibra alimentare | g 2.10 |
Vitamina A | mcg 0.00 |
Colesterolo | mg 0.00 |
Vitamina C | mg 7.00 |
Calcio | mg 20.00 |
La conservazione
Le barbabietole si possono conservare in frigorifero per 4-5 mesi alla temperatura di 0-1 °C.
Si possono anche surgelare, tagliate a fette, per un periodo massimo di 6 mesi.
Le principali malattie della Barbabietola
La Barbabietola è piuttosto resistente alle malattie.
Può venire a volte attaccata dai parassiti dello spinacio, specialmente se questa pianta è presente nell’orto.
Conclusione
ATTENZIONE A... |
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Bisogna ricordare che le radici della Barbabietola, se diventano troppo grosse, assumono una consistenza legnosa ed un sapore sgradevole. Pertanto, occorre raccoglierle quando hanno raggiunto le dimensioni ottimali e non oltre. |
CITAZIONI |
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Le foglie crescono sopra la radice, che è la parte utilizzata come alimento che raggiunge la massima crescita nel corso del primo anno. |
La Barbabietola può essere coltivata senza problemi in tutte le Regioni italiane. |
Le radici della Barbabietola destinate all'alimentazione non devono essere troppo grosse perchè hanno un sapore sgradevole. |
Le barbabietole vengono raccolte estirpando manualmente le piante dal terreno: ci si può aiutare con una paletta o con un rastrello. |
Si raccolgono prima le barbabietole che hanno raggiunto le dimensioni maggiori, lasciando nel terreno quelle con le radici non ancora ben sviluppate. |
Subito dopo la raccolta occorre eliminare le foglie afferrandole con una mano alla base e torcendole con l'altra. |
Le barbabietole possono essere conservate in cassette, coperte con una discreta quantità di sale. |
DA RICORDARE |
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Le radici delle piantine eliminate durante il diradamento si possono consumare come quelle delle piante adulte, poiché sono tenere ed hanno un gusto delicato. Vanno tuttavia cucinate subito poiché non sono adatte alla conservazione. |
Le varietà a radice rotondeggiante, precoci, sono mature 3-4 mesi dopo la semina; le altre hanno un ciclo di coltivazione più lungo. Subito dopo la raccolta, occorre eliminare le foglie afferrandole con una mano alla base e torcendole con l'altra. Durante questa operazione bisogna fare attenzione a non staccare anche i frutti, altrimenti la radice viene danneggiata e può perdere del liquido di colore rosso. |
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